Il mondo è capovolto davvero!
non ci voleva un film bruttino di Terry Gilliam per capirlo,
bastava semplicemente guardarsi intorno,
senza cambiare 4 autobus…
Il buon costume e le le sue regole, queste sconosciute.
Per prenderla alla larga, è ormai qualche decennio che le donne,
stanche di essere considerate come dei quadri
da appendere alla parete,
si sono fatte esse stesse, chiodo cui appendere.
Pantaloni, capelli corti e scarpe senza tacco.
Contrarie oltremisura a ogni sottospecie di accortezza,
perchè l’utero è mio e me la gestisco io.
Parole Sante…o finte tali.
Io, figlia d’altri tempi, continuo nonostante i pantaloni e il senza tacco,
ad innamorarmi ancora di chi mi apre la portiera dell’auto,
ma preferisco, anche se porto i capelli lunghi, non mi si offra una cena,
sorrido a chi mi cede il passo e ringrazio chi mi versa del vino,
non mandate fiori, almeno non a me,
ma dedicatemi una canzone (niente Dylan, ho già dato)
Certe accortezze fanno piacere direi, altre son fuori luogo,
certe altre, ahimè, sarebbero, per come son d’altri tempi io,
dovute e obbligate, se non dal corteggiamento, almeno dal buoncostume.
Per ogni uomo gentile scoperto per caso, ce n’è uno sbucato dal confetto che ti lascia basita.
Mandare di notte e dall’altra parte della città la tua ragazza
da sola in una landa romana a lei ignota…
beh…
certa galanteria è morta...e lei va a dormire dalla sorella
e vaffanculo lui!
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